Descrizione
Venerdì 8 dicembre 2024, a partire dalle ore 18:00, nella ex Chiesa della Madonna di Loreto nella corte del Castello Malatestiano di Longiano, verrà inaugurata la ventunesima edizione del Presepe d'Artista, nell'ambito della rassegna "Longiano dei Presepi 2024".
La Fondazione Tito Balestra Onlus, in collaborazione con il Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” di Castronuovo Sant’Andrea (PZ), presentano la mostra "CUSCHERA. GEOMETRIE SPIRITUALI. IL PRESEPE ARCOBALENO. SCULTURE LIGNEE E CARTE."
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura della Fondazione Tito Balestra fino al 12 gennaio 2025.
Un arcobaleno di colori, dove ogni luce è una piega trasferita all’interno dei personaggi del presepio, ha invaso Maria e Giuseppe e da questi l’intero cerchio magico in cui ruotano i protagonisti nel quale Cuschera ha travasato tutta la sua esperienza di scultore e di ceramista.
Gli elementi essenziali della nuova scrittura plastica si configurano nei valori di proiezioni di volumi semplificati, sospesi in una composizione ideale fatta metafora emozionale del dinamismo dell’universo. Ogni personaggio, infatti, è la somma di curve geometriche che fasciano spigoli di triangoli, cubi, piramidi legati in un preciso e coloratissimo disegno tridimensionale della Natività.
Salvatore Cuschera, nato a Scarlino nel 1958, si è diplomato in scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1990 ha esposto i suoi lavori in numerose mostre collettive e personali. I suoi viaggi in Grecia, Olanda e Germania hanno influenzato profondamente la sua arte, che mescola scultura, pittura e architettura. Ha realizzato opere in ferro colorato, prendendo spunto dal Bauhaus e dal costruttivismo russo. Nel 1992, grazie a Pietro Consagra, ha realizzato la sua prima scultura pubblica a Gibellina. Fra i suoi riconoscimenti troviamo la partecipazione alla Biennale di Venezia (2011), l'esposizione di due sue sculture alla Farnesina (2018) e nel 2019 ha creato opere per la Farleys House & Gallery in Inghilterra. Le sue opere sono conservate in musei pubblici e privati, tra cui il Museo del Novecento di Milano.
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